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Progetto selezionato una scultura per il Teatro Borsoni

Anno 2025

​Un drappo rosso idealmente sospinto dal vento si erge in aria nei pressi dell’ingresso del teatro Borsoni, invita a volgere lo sguardo verso il cielo ed immaginare il viaggio che il tessuto sta per compiere: un silenzioso volo sulla città, il suo territorio ed oltre. La scultura prende le mosse dall’irrinunciabile poetica della sospensione che pervade la coscienza umana e l’arte. Leon Battista Alberti teorizzò che il giardino fosse la proiezione a terra del palazzo rinascimentale, per trasposizione in un’ideale città-giardino, s’immagina il ribaltamento della geometria dei diamanti in calcestruzzo che caratterizzano i prospetti del teatro, su una piastra a terra. Su questa, lungo tre linee parallele, s’innestano tre serie di cavi d’acciaio che, come se subissero la forza impetuosa del vento, s’inclinano pericolosamente e trattengono a stento il drappo simbolo, generando una composizione in cui l’equilibrio pare vacillare. Il volume dell’aereo drappo, a metà tra
una plissettatura ed una sorta di dinamico origami, si dispiega nel vuoto in continuità con la geometria della facciata dei diamanti ed esprime la volontà di rigore formale ispirato da questa.

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