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“Costruire con gli occhi della Meraviglia”, Bosco Fontana Marmirolo (Mn)

L’associazione “Centro studi e ricerche Lucus” presenta un progetto di valorizzazione della Palazzina di Caccia e della Riserva Naturale Statale di Bosco Fontana, Marmirolo (Mn).

Il progetto mira a sottolineare il principale intento della palazzina, creare un edificio in costante comunicazione della natura, dove il rapporto tra interno ed esterno è costante: come testimoniato dal sistema di portici centrale e dai temi dell'apparato decorativo degli affreschi. 

Il Bosco Fontana:

Il nome del luogo racchiude in sé i contenuti naturalistici originari che per caratteristiche peculiari hanno creato le condizioni ideali per lo sviluppo di un complesso architettonico il cui valore storico-artistico è universalmente riconosciuto.

La Palazzina di Caccia Gonzaghesca si offre ai visitatori in tutta la sua potente e manifesta bellezza, il bosco svela il mistero della nostra sopravvivenza a pochi privilegiati.

Il presente progetto si colloca nell'ambito dell’offerta culturale proposta dall'associazione “Lucus”, nell'intento di un coinvolgimento di tutti gli attori che partecipano alla gestione del bene storico artistico e naturalistico di Bosco Fontana: nella speranza di far convergere i significativi sforzi di detti enti in un’unica direzione volta all'accrescimento del senso di appartenenza della comunità territoriale al bene culturale e al rafforzamento della consapevolezza identitaria, affinché si tramandi la responsabilità della “cura” del bene alla comunità con particolare riferimento alle giovani generazioni.

Nello specifico, l’intento progettuale prende le mosse dall'importante ricerca scientifica in corso presso la Riserva Naturale Biogenetica, sito di importanza e Zona di Protezione Speciale e come tale facente parte della Rete Natura 2000, il cui Progetto “Life Natura” mira al mantenimento ed al ripristino del legno morto e dei vecchi alberi, habitat assolutamente necessari alla sopravvivenza degli organismi saproxilici e nel contempo alimenta l'eliminazione degli alberi esotici. La conservazione degli alberi morti contribuisce all'immagazzinamento della CO2 nella foresta, nel rispetto del protocollo di Kyoto.

S’intende proporre e sperimentare l’esperienza artistica quale strumento per veicolare i contenuti scientifici alla comunità attraverso relazioni che obblighino l’uomo ad un atteggiamento di concorde “alleanza” con l’habitat naturale, in quanto la sopravvivenza dell’uno implica la salvaguardia dell’altro.

In quest’ottica si propone di sperimentare la costruzione di “arte del luogo” non trasferibile, promuovendo e sostenendo un metodo analitico e progettuale consapevole della fragilità dell’ecosistema (impronta ecologica), che utilizza l’arte come strumento espressivo “sostenibile” in grado di incidere significativamente nella promozione culturale e naturalistica, ove, all'elemento naturale viene affidato il compito della rigenerazione basata sul rigore scientifico.

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